Carlo De Meo: Mentire Dal 6 Dicembre 2024 al 23 Febbraio 2025

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MENTIRE
di Carlo De Meo
Opere concatenate (pittura, scultura, scrittura, installazione)
OPENING – 6 dicembre 2024 ore 17:30
visitabile dal 6 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025.
Pinacoteca Comunale “Antonio Sapone”, palazzo San Giacomo,
via De Lieto 2, Gaeta (LT).
ORARI: giov. 10;00-13:00_ven. sab. dom. 11:00-13:00/16:00-19:00
INFO: 3392776173 – 3203282380
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A volte, un frammento di pensiero, scivola. Si sradica dal contesto e si svuota di concetto.
A volte, un angolo d’immagine, si irrigidisce. Si condensa in un particolare e diventa concetto.
A volte, istantaneamente. Ed è in questo “istantaneamente” che, a volte, si perdono i sensi.
Il 6 dicembre 2024 – o forse un altro giorno – alle 17.30, Mentire di Carlo De Meo inaugura negli spazi della
Pinacoteca comunale di Gaeta. Una mostra, un concatenamento sillogistico di opere, un’opera di opere – come
piace all’artista definirla – che si innesta nel programma di sperimentazioni contemporanee dell’istituzione e che
presenta opere disseminate di bugie più o meno patenti, come quelle che sorgono da tappeti orientali
fuoriuscenti dalla propria definitoria bidimensionalità diventando sculture; mentre stampe su supporti piani in
pvc diventano medaglioni, campi, cornici reiterati, a loro volta involontariamente tappeti svuotati di funzione.
Viene presentata per la prima volta una serie realizzata durante la chiusura pandemica delle attività, ERRARE
due pagine di… (2020). Opera che, attraverso richiami cromatici alla tradizione della pittura italiana, elabora i
fascicoli dei maestri del colore come ready-made, grattage e cancellature in un tutt’uno. Procedimento coagulato
nella più recente produzione dell’anno in corso, a concluderne il percorso in questa prima presentazione.
Tante altre opere ancora, come quelle realizzate per il complesso installativo BU presentato a Fondazione
VOLUME! di Roma nel 2023 come Scorrimento e ANIMA vengono qui interpolate con immissioni di nuova vita
per l’occasione. L’occasione che si viene a presentare è quella di una polivocità organicistica in cui il tema della
bugia e del mentire è trama, ordito, vello e motivo – per citare le componenti essenziali del tappeto orientale.
Nel catalogo vi si trovano due interventi: l’apertura di Marcello Carlino, che inquadra l’operato di De Meo come
una dotta e consapevole pratica dalle tinte post-avanguardistiche intrisa di psicologismi viventi e concreti; e
l’esito di una corrispondenza scritta, tra l’artista e Ruggero Barberi sul tema stesso, che va costruendosi da sé, tra
seriosità metafisiche e bagatelle logico-linguistiche.
Nel giorno dell’inaugurazione la performance di De Meo NEI viene interpretata da Michela Rosi.
In seguito:
ERRARE, due pagine di… – tempera su fascicoli d’arte – 2020
MUTO, cambio silenziosamente – tempera su legname assemblato e oggetti vari – 2016
Veduta di una delle 4 sale della mostra MENTIRE.