A cura di Enrico Crispolti.
Dal 7 Aprile al 3 Giugno 2018
La mostra vuole esprimere un percorso, nell'arte e nel progetto, parallelo, con momenti di vicinanza e contatto, tra Riccardo Dalisi e Francesco Pernice. Viene preso in esame un ampio periodo che si è configurato con profonde trasformazioni del mondo dell'arte e che ancora oggi è in piena evoluzione. Viene percorso l'ampio arco temporale che dalla fine degli anni '60 arriva sino al momento attuale.
Alla prima fase che esprime un approccio all'arte basato sulla condivisione, sulla partecipazione, sulla apertura a temi sociali e politici e sulla volontà/necessità di determinare, attraverso l'operatività creativa, forti cambiamenti nelle strutture di potere, segue un “periodo di mezzo” che si è caratterizzato come una chiusura verso le istanze sociali e dei territori e quindi un isolamento in spazi “ristretti”, si determina in ogni caso una
ridotta disponibilità al dialogo ed al confronto.
Si accantonano quindi tutte le inquietudini precedenti per una eventuale successiva
riflessione determinando una “distanza” forse per meglio leggere gli avvenimenti degli anni appena trascorsi.
Negli ultimissimi anni si ripresenta con forza l'urgenza di confrontarsi con le tematiche sociali riflettendo sulle contraddizioni di una società troppo sbilanciata sul fronte della ricerca del piacere e con la totale adesione all'eccessivo consumo non più sostenibile. Si fa viva la necessità di esprimere vicinanza alla natura impegnandosi nel richiedere azioni forti per la sua salvaguardia e per un cambiamento radicale di prospettiva esprimendo adesione alle tematiche della “Decrescita”. Un'arte quindi non più esclusivamente urbana ma vicina e partecipe di un nuovo consapevole “paesaggio”.
Ci si ricollega quindi ai temi sociali e ambientali e alle sensibilità degli anni '70: partecipazione, condivisione, determinazione per radicali cambiamenti sociali, economici e politici.
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